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Non so se vi è mai capitato di vedere un posto che sembra avvolto da un’aura affascinante al punto da non sembrare vero. Questa sensazione la si prova rare volte, in pochissimi posti, ma quando arriverete a poche centinaia di metri da lei, l’Abbazia di Sant’Antimo vi apparirà così, maestosa e surreale.
E’ la tipica sensazione che si prova quando si vede un posto da lontano che ha un impatto emozionante su di noi. A consolidare questa sensazione ci sono il silenzio e i suoni rilassanti della natura. Avvicinandosi a questo complesso, l’aura di magia tende ad attenuarsi per lasciare posto allo stupore e alla gioia di trovarsi in un luogo del genere.
Sant’Antimo appunto, la famosissima Abbazia che sorge nel cuore delle terre del Brunello di Montalcino.
Arrivarci non è difficile, se venite da Montalcino non dovete far altro che seguire le indicazioni per Calstelnuovo dell’Abate e poi i cartelli Turistici, quelli marroni per capirci, vi condurranno dritti lì, all’Abbazia di Sant’Antimo.
Le origini dell’Abbazia di Sant’Antimo si pertono nel tempo. Pare che fu addirittura Carlo Magno a volerne la costruzione nel 781, lungo una delle vie più importanti del mondo di allora, la via Francigena. Una leggenda vuole che di ritorno da un viaggio a Roma, il suo esercito fu colto da un’epidemia di peste e trasse giovamento da un’erba spontanea che cresceva proprio in quella vallata, che da allora in avanti prese il nome di erba carolina.
Carlo Magno fece edificare una cappella proprio in quella vallata, alle pendici di un’erta collina, che secondo alcuni corrisponderebbe all’attuale sacrestia, solo in seguito fu costruito il corpo di questa magnifica Abbazia. Comunque il primo documento che ne attesta la presenza risale all’814 d.C., in un decreto del figlio e successore di Carlo Magno, Ludovico il Pio che allargò i privilegi ai monaci Benedettini, che conducevano la vita religiosa al suo interno.
L’Abbazia di Sant’Antimo fu costruita in stile romanico, ma presenta comunque delle caratteristiche peculiari che la rendono unica nel suo genere. Oltre a qualche licenza artistica sullo stile, la sua grande particolarità sta nei materiali con cui è costruita. Infatti la struttura è in travertino locale che ha la caratteristica bellissima di essere attraversato da venature di colore marrone, oro e bianche. Inoltre al suo interno si alternano i materiali con cui sono costruite le colonne: in travertino alcune e in onice alabastrite altre. Quest’ultima pietra è traslucida e in determinate condizioni di luce da l’impressione di diventare trasparente. Ora immaginate di trovarvi all’interno della chiesa all’ora giusta, nel momento giusto dell’anno e vedere le colonne che cambiano aspetto diventando trasparenti. Un’esperienza davvero unica ed emozionante.
Ma le sorprese non sono finite qui. Infatti ancora all’Abbazia di Sant’Antimo, si intonano i canti Gregoriani.
I monaci Benedettini per ben 7 volte al giorno innalzano il loro canto al cielo. Anche quest’esperienza è davvero suggestiva.
L’Abbazia di Sant’Antimo è aperta alle visite tutti i giorni dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00.
L’esterno invece è visitabile a qualsiasi ora del giorno e della notte. Se volete vedere l’Abbazia in tutta la sua magia vi consigliamo un passaggio al suo esterno di notte. Le luci sapientemente sistemate, rendono l’ambiente romantico e affascinante.
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